Seno tuberoso

Per seno tuberoso si intende una malformazione che può interessare una o entrambe le ghiandole mammarie.
Le donne affette da questa condizione hanno un seno di forma stretta e lunga (appunto un “seno a forma tuberosa”, denominata anche “seno a tubero”, “seno a tubo” o “seno tubolare”), causato da alterazioni nella morfologia della mammella.

Caratteristiche del seno tuberoso

A livello morfologico, questa problematica è caratterizzata da una base stretta a livello del torace, un volume mammario ridotto, una sollevazione insolita del solco sotto-mammario, l'erniazione del tessuto mammario nell'areola e un involucro cutaneo contratto sia in senso orizzontale che verticale.
La malformazione della mammella tuberosa inizia a svilupparsi già dal periodo dell’adolescenza, e può provocare nelle giovani donne forti insicurezze e problemi di autostima, in un periodo già complesso e di forte instabilità emotiva.

Indice Seno tuberoso

Seno tuberoso: come riconoscerlo e rimedi

Il seno tuberoso è caratterizzato da una base di impianto inizialmente stretta che si allarga verso un'areola molto grande, conferendo al seno un aspetto poco attraente con una forma insolita chiamata "a tubero".
La conformazione di un seno a tubero porta il seno ad avere un aspetto cadente (ptosi mammaria). Una delle caratteristiche evidenti è un solco mammario più alto del normale e un polo inferiore del seno piatto e schiacciato.
A volte, questa condizione può essere associata alla Sindrome di Poland, che comporta l'assenza del muscolo gran pettorale.
  • Durata ricovero

    L'intervento prevede il ricovero di 1 giorno.

  • Durata dell'intervento

    La durata dell'intervento è normalmente dai 90 ai 120 minuti.

  • Quando è raccomandato

    L'intervento è raccomandato alle pazienti dai 20 ai 65 anni di età.

  • Tipologie di seno tuberoso

    I tipi di malformazioni legate al seno tuberoso possono variare notevolmente da paziente a paziente. Alcuni casi possono presentare una marcata e grave deformità, mentre in altri le anomalie sono lievi e possono sfuggire ad un occhio non esperto.

    Tipo 1

    Questo tipo mostra una mancanza di tessuto mammario principalmente nei quadranti interni e inferiori del seno.
    In questa situazione, la parte superiore ed esterna del seno si sviluppa normalmente, mentre la parte inferiore e interna risulta sottosviluppata.
    Si caratterizza per la separazione evidente tra i seni e un'areola dilatata.

    Tipo 2

    Il seno tuberoso di tipo 2 è caratterizzato da una marcata mancanza di tessuto nei quadranti inferiori del seno, mentre le areole possono o meno essere dilatate.
    Questa tipologia è tipica di seni di dimensioni medio-piccole.

    Tipo 3

    Questo tipo di seno tuberoso mostra un mancato sviluppo del tessuto mammario in tutti i quadranti del seno, che appare sporgente in avanti.
    L'areola non è necessariamente dilatata, ma può avere dimensioni e forma normali.

    Tipo 4

    Il seno tuberoso di tipo 4 rappresenta la forma più grave ed è caratterizzato da una grave mancanza di sviluppo del tessuto mammario in tutti i quadranti del seno. Come nel tipo 3, il seno cresce in avanti in modo anomalo.
    Tuttavia, in questo caso, l'areola non assume mai una dimensione o forma normali, ma è proiettata verso l'esterno, è cadente e può occupare l'intero seno.
    Oggi è possibile correggere il seno tuberoso attraverso interventi chirurgici che possono includere, se necessario, l'inserimento di protesi mammarie.
    La diagnosi si basa principalmente sull'esame clinico, ma è fondamentale consultare un chirurgo plastico specializzato per escludere altre possibili cause di malformazioni delle ghiandole mammarie ed avere una valutazione accurata del proprio caso.

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    Tipi di intervento per correggere il seno tuberoso

    È possibile affrontare la condizione del seno tuberoso attraverso diverse procedure chirurgiche: la mastoplastica additiva, il lipofilling e la mastopessi.
    Vediamo in dettaglio i vantaggi, gli svantaggi e le specificità di ciascun intervento:

    Mastoplastica additiva

    Questa tecnica permette, con un singolo intervento, di correggere il problema del seno tuberoso e di aumentare il volume del seno. Con la mastoplastica additiva si otterrà un cambiamento immediato nell'aspetto del décolleté.
    A seconda del grado di malformazione, potrebbe essere necessaria un'incisione periareolare.
    Il periodo di ricovero solitamente varia da uno a due giorni.

    Lipofilling

    Questo tipo di intervento chirurgico offre un risultato molto più naturale rispetto alla procedura che prevede l'utilizzo di protesi, pertanto è possibile correggere il problema del seno tuberoso senza necessariamente aumentare il volume tramite impianto.
    Le cicatrici sono minime ed il risultato è duraturo nel tempo.
    Adottando questa tecnica potrebbe essere necessario affrontare più interventi, in quanto parte del grasso trapiantato per modellare il seno può essere riassorbito dal corpo.
    La percentuale di assorbimento del grasso trapiantato è variabile da paziente a paziente anche a seconda della tecnica impiegata.
    L'intervento viene eseguito in anestesia generale e richiede una notte di ricovero.

    Mastopessi

    La mastopessi è una procedura chirurgica consigliata, in caso di seno tuberoso, soprattutto a donne con un volume mammario medio-grande o che hanno il seno cadente.
    Questo intervento mira a rimodellare il seno senza l'utilizzo di protesi o inoculazione di grasso.
    Nella maggior parte dei casi, è possibile ottenere risultati soddisfacenti attraverso un unico intervento. Durante l'intervento di mastopessi, vengono apportate alcune modifiche alla forma e all'aspetto del seno.
    Durante l’intervento chirurgico vengono eseguite delle incisioni, le cui dimensioni e posizioni possono variare a seconda della tecnica chirurgica specifica utilizzata.
    Queste incisioni possono comportare una cicatrice periareolare poco visibile e, in alcuni casi, anche una verticale nella parte inferiore del seno.
    La scelta della procedura verrà concordata insieme al chirurgo plastico di fiducia, il quale dovrà valutare le aspettative della paziente oltre alla situazione di partenza.
    Ogni tecnica comporta incisioni di diversa natura che a seconda dei casi saranno concordate preventivamente con la paziente.
    Se, oltre alla ptosi mammaria, la paziente soffre anche di asimmetria delle mammelle o di altri problemi estetici del seno, è possibile considerare interventi aggiuntivi per correggere queste malformazioni e migliorare l’aspetto del seno.

    Chi può sottoporsi all’intervento (limiti di età)

    Il seno a forma tuberosa può manifestarsi già durante l’adolescenza causando in certi casi forti disagi e ripercussioni psicologiche. In questi casi il chirurgo, in accordo con la paziente, può prendere in considerazione un intervento anche in giovane età. La paziente dovrà in ogni caso aver compiuto i 18 anni di età.
    In tutti i casi, qualsiasi tipo di intervento sia necessario per correggere il seno tuberoso sarà necessario sempre attendere il completo sviluppo del corpo e della ghiandola mammaria prima di intervenire.

    Decorso post-operatorio 

    Il periodo di recupero post-operatorio dipenderà dal tipo di procedura chirurgica a cui la paziente si sottoporrà.
    Dopo l'intervento, le medicazioni verranno rimosse entro pochi giorni, la paziente dovrà continuare ad indossare un reggiseno elastico sia di giorno che di notte per alcune settimane, fino a quando gonfiori ed ecchimosi scompariranno completamente.
    Dopo l’intervento la paziente dovrà mantenere uno stato di riposo assoluto per 5-7 giorni, limitando il più possibile i movimenti delle braccia.
    I punti di sutura superficiali verranno rimossi dopo 7 giorni, mentre le suture si riassorbiranno entro 2-4 settimane.
    Dopo due settimane la paziente potrà riprendere a svolgere un minimo di attività fisica. Nelle settimane successive l’attività fisica dovrà essere limitata a piegamenti e stretching molto lenti, indossando sempre dei top sportivi o reggiseni contenitivi adeguati.

    Costi dell'intervento (Il seno tuberoso è mutuabile?)

    È importante sapere che gli interventi estetici al seno non sono mai mutuabili e pertanto non possono essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN).
    Gli interventi al seno possono essere mutuabili sono in situazioni in cui risolvono principalmente aspetti funzionali e non soltanto estetici. I trattamenti mutuabili riguardano situazioni in cui si rende necessaria la risoluzione di problemi funzionali che comportano serie conseguenze di salute e che non riguardano strettamente gli aspetti estetici.
    Di conseguenza, va compresa la netta distinzione tra chirurgia estetica, che mira a migliorare l'aspetto esteriore della paziente, e chirurgia estetica funzionale, che è incentrata sulla correzione di disagi fisici, che possono anche avere un impatto estetico.
    Per quanto riguarda la chirurgia al seno, alcuni interventi, come la mastoplastica additiva o riduttiva e la mastopessi, rientrano nella chirurgia estetica, mentre altri interventi al seno come quelli di ricostruzione delle mammelle appartengono alla sfera della chirurgia funzionale o ricostruttiva.
    Pertanto, per eliminare ogni incertezza, è essenziale comprendere che gli interventi di chirurgia estetica finalizzati a modellare il seno per scopi estetici non sono coperti dal SSN.
    Al contrario, gli interventi di mastoplastica additiva, utili per correggere gravi deformità o per ricostruire la mammella dopo una mastectomia, sono considerati operazioni di chirurgia plastica che possono essere eseguiti anche nelle strutture pubbliche o convenzionate e a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
    In alcuni casi, è possibile quindi procedere alla correzione del seno tuberoso attraverso il Sistema Sanitario Nazionale, ma è importante notare che regole, tempi e procedure variano significativamente da regione a regione.

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      • Dr. Daniele Bordoni

        Specializzato in chirurgia plastica, chirurgia estetica e ricostruttiva.

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